
Imprese italiane “oltre” la crisi
Prosegue il miglioramento dei bilanci delle imprese italiane, sul fronte sia dei conti economici che della sostenibilità finanziaria: i dati dell'Osservatorio Cerved.
Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio sui bilanci 2017 di Cerved, che ha analizzato 150mila bilanci depositati dalle imprese italiane a giugno 2018, nel 2017 la redditività delle imprese italiane è tornata ai livelli pre-crisi, con ricavi in crescita del +4,3%. Si tratta del quinto anno consecutivo in crescita, ma il 2017 ha fatto segnare un’accelerata rispetto al +2,3% dell’anno precedente tale da far affermare che ormai le imprese italiane possono considerarsi fuori dalla crisi economica che ha investito l’economia mondiale nell’ultimo decennio.
Redditività:
A presentare i risultati migliori è il settore industriale (+5,9%), ma anche le imprese attive nelle costruzioni e nel terziario hanno fatto registrare un aumento, seppur più contenuto (+3,4%).
Va tuttavia segnalato che l’accelerazione dei ricavi è stata accompagnata da un rialzo dei costi esterni e delle materie prime (+5,7% tra 2016 e 2017), facendo rallentare il valore aggiunto (+4,2%, contro il 4,8% dell’anno precedente).
Investimenti
Anche il ROE, indice che sintetizza il ritorno sul capitale investito, torna e supera i livelli pre-crisi (9,9%, contro il 9,4% del 2007). Il ROE presenta un aumento più marcato per le micro imprese e per le PMI (le grandi imprese erano tornate ai livelli pre-crisi già l’anno precedente).
Credit crunch
Interessante notare che, oltre a crescere i fatturati, nei mesi oggetto di analisi sono scesi oneri e debiti finanziari. Il maggior rigore delle banche nel concedere credito ha reso i debiti più sostenibili per tutte le imprese, ad aiutare i conti delle imprese a divenire più solidi si sono inoltre aggiunti i bassi tassi di interesse e gli sforzi degli
imprenditori nel ricapitalizzare le proprie imprese. Va sottolineato tuttavia che i dati di bilancio confermano che la fase maggiormente espansiva del credito non ha riguardato tutti e che il credit crunch è proseguito per le imprese più piccole.
Fonte: Osservatorio Cerved
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A presentare i risultati migliori è il settore industriale (+5,9%), ma anche le imprese attive nelle costruzioni e nel terziario hanno fatto registrare un aumento, seppur più contenuto (+3,4%).
Va tuttavia segnalato che l’accelerazione dei ricavi è stata accompagnata da un rialzo dei costi esterni e delle materie prime (+5,7% tra 2016 e 2017), facendo rallentare il valore aggiunto (+4,2%, contro il 4,8% dell’anno precedente).
Investimenti
Anche il ROE, indice che sintetizza il ritorno sul capitale investito, torna e supera i livelli pre-crisi (9,9%, contro il 9,4% del 2007). Il ROE presenta un aumento più marcato per le micro imprese e per le PMI (le grandi imprese erano tornate ai livelli pre-crisi già l’anno precedente).
Credit crunch
Interessante notare che, oltre a crescere i fatturati, nei mesi oggetto di analisi sono scesi oneri e debiti finanziari. Il maggior rigore delle banche nel concedere credito ha reso i debiti più sostenibili per tutte le imprese, ad aiutare i conti delle imprese a divenire più solidi si sono inoltre aggiunti i bassi tassi di interesse e gli sforzi degli
imprenditori nel ricapitalizzare le proprie imprese. Va sottolineato tuttavia che i dati di bilancio confermano che la fase maggiormente espansiva del credito non ha riguardato tutti e che il credit crunch è proseguito per le imprese più piccole.
Fonte: Osservatorio Cerved